PHILIP GLASS – PIANO WORKS

Il pianista islandese Víkingur Ólafsson debutta con Deutsche Grammophon con un disco di esordio caratterizzato da una selezione di Philip Glass Piano Etudes per celebrare l’80° compleanno del compositore .

Ólafsson ha da poco finito di fare il suo primo album per l’ etichetta gialla nella iconica Harpa Concert Hall di Reykjavík. Christian Badzura, Produttore esecutivo di Deutsche Grammophon Artists & Repertoire, dice: “Víkingur è un pianista eccezionale e curatore. Le sue performance, scelte di repertorio e visioni per il suono registrato sono una brezza fresca nel mondo della musica classica. Che si tratti di Scarlatti, Rameau, Bach o Glass, le interpretazioni di Víkingur sono senza tempo “.

Descritto dal New York Times come uno “splendida pianista” e dal Piano News come un “immenso talento”, Ólafsson è molto ricercato dai conduttori internazionali, orchestre e artisti come musicista sia da camera sia da concerti. Ora 32enne, si è laureato nel 2008 presso la Juilliard School, dove ha studiato con Robert McDonald, e da allora ha pubblicato tre album con Dirrindí, l’etichetta che ha fondato nel 2009. L’anno scorso ha contribuito con due pezzi per pianoforte solo e il “Valse des fleurs” per pianoforte a quattro mani alla Edizione Completa di 30 CD Stravinskij di Deutsche Grammophon. Ólafsson è anche direttore artistico del festival annuale di musica di mezza estate di Reykjavík, da lui creato nel 2012, e l’anno scorso ha preso il posto di Martin Fröst come curatore di Vinterfest in Svezia.

Ólafsson ha commissionato e presentato, ad oggi, cinque nuovi concerti per pianoforte di diversi giovani compositori, e ha collaborato a diversi progetti musicali con una vasta gamma di artisti e musicisti. Questi includono i conduttori Vladimir Ashkenazy e Rafael Payare, così come il suo connazionale Björk e compositori Mark Simpson e Philip Glass.

Quest’ultimo è l’unico obiettivo del nuovo progetto di registrazione di Ólafsson. Philip Glass: Piano Works. Parlando dell’interpretazione dei Piano Etudes, il pianista afferma che all’ apparenza queste composizioni sembrano essere colme di ripetizioni, ma poi, più uno le suona e riflette su di esse, più la loro narrazione sembra viaggiare lungo una spirale che consente all’ascoltatore di crearsi uno spazio personale di riflessione. La prossima stagione di Víkingur Ólafsson prevede spettacoli con la Filarmonica di Los Angeles sotto la guida di Esa-Pekka Salonen, una serie di concerti con l’Orchestra Sinfonica di Islanda sotto Yan Pascal Tortelier, e il suo recital solistico che debutta al Konzerthaus di Vienna.

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