Dopo il fortunato esordio di Like at The Beginning (Dodicilune/IRD 2014), album in piano trio accolto entusiasticamente dalla critica e premiato con il bollino Jazzit Likes dalla rivista Jazzit, il pianista Angelo Mastronardi allarga la formazione al quartetto, accompagnato questa volta da Emanuele Coluccia al sax tenore e soprano, Stefano Rielli al contrabbasso e Alex Semprevivo alla batteria.
In linea con il percorso intrapreso nel precedente lavoro, “New Things, Same Words” rivela già nel titolo gli elementi indispensabili per interpretare la mappa concettuale dell’autore, un riferimento all’originalità come ricombinazione di elementi preesistenti lungo il filo della spontaneità melodica da una parte e della ricerca formale e strutturale dall’altra.
Il linguaggio armonico si fa più elaborato e a tratti oscuro, quasi in contrasto con la semplicità e cantabilità delle melodie, che nascondono elaborate trame ritmiche e insolite soluzioni metriche in linea con la ricerca iniziata dal pianista nel suo precedente lavoro.
La tracklist alterna composizioni dotate di un lirismo terso ed essenziale e temi in cui il quartetto porta in evidenza un vissuto musicale e un linguaggio improvvisativo evoluto e sensibile alle nuove avanguardie d’oltreoceano e alla tradizione del jazz.
Il tutto legato da una consapevolezza culturale europea in cui il suono, le dinamiche e la gestione dello spazio sonoro sono una parte determinante.