ARIA NUOVA…
Il primo numero dell’era “post Fulvio” è andato e credo che, almeno a giudicare dal numero di lettere ricevute, non sia andata proprio malaccio!
Il numero CHF 213 era veramente pieno di articoli molto interessanti e decisamente stimolanti…tanto pieno che ci siamo sentiti in dovere di riempirlo ulteriormente in copertina, pubblicizzando un articolo che, invece, non c’era.
ME NE SCUSO CON TUTTI VOI.
Per un banale refuso in sede di creazione della cover, il grafico ha dimenticato di cancellare la prima riga relativa alla TEORIA e di sostituire il testo vecchio con il nuovo…capita a chi lavora.
Ma, diciamo, che ci abbiamo messo del nostro!
Infatti, non contenti dell’errore, abbiamo perseverato.
La TEORIA è diventata PRATICA, la PRATICA è diventata TECNICA (?!? Quando mai…) e quindi abbiamo creato una nuova tipologia di copertina…UNICA NEL SUO GENERE.
E’ andata così ma io vi avevo avvisato: DOVRETE AVERE PAZIENZA CON ME.
Queste cose a Fulvio non capitavano.
Passando ad altro vorrei parlarvi di questo numero e di ciò che stiamo facendo.
Su CHF 214 troverete due prime puntate di altrettanti articoli molto interessanti.
Nell’articolo di COVER il nostro Diego Nardi fa una disamina approfondita della storia italiana di John Geloso e delle sue incredibili creature, mentre Marco Rampin ci introduce al suo progetto Switchinglow.
Due progetti molto diversi ma con la stessa attenzione ai dettagli e alle implicazioni tecniche.
L’articolo di Diego va letto con attenzione perché ci restituisce uno spaccato di una storia italiana di altri tempi, fatta di genio, sudore e tanta determinazione.
La storia di colui che si è inventato il marchio GELOSO che tutti noi ben conosciamo ma del quale non conoscevamo probabilmente tutte le varie sfumature.
Complimenti a Diego Nardi per la sua analisi tecnica e storica.
BRAVO.
Interessantissimo, come sempre, il prof. Sarti, ci parla questo mese della DTS e delle implicazioni affascinanti della riproduzione sonora a oggetti…un campo di ricerca che è già realtà, visto che è di questi giorni l’annuncio della SONY della commercializzazione del primo prodotto commerciale a sfruttare tutte le caratteristiche della tecnologia DTS:X.
Che dire poi del nostro Marco Bonioli che, come sempre, riesce a far comprendere le cose più difficili dal punto di vista tecnico anche a un incompetente assoluto come il sottoscritto?!? Beh, l’articolo sulla equalizzazione dei largabanda è di quelli da NON PERDERE!
Last, but not least, per gli appassionati di musica dal vivo c’è il LoBo Wdr II, il nuovo progetto di Massimiliano dall’Olio, che si sta dimostrando un vero e proprio campione tra i nostri lettori.
Che dire se non grazie a tutti loro e grazie a tutti voi che non solo continuate a leggeri ma sembrate aver trovato una nuova verve nel vivere questa rivista in tutti i suoi risvolti, compreso quello digitale.
Vengo allora al secondo argomento di questo mio breve scritto, ovvero al Forum e alla fruizione in digitale della nostra rivista.
CHF esce in edicola tutti i mesi con regolarità da quando nel 2003 l’ho acquistata.
Subito dopo abbiamo creato i siti web, poi le pagine Facebook e qualche anno dopo il Forum.
Quest’anno il forum compirà i dieci anni di vita e serviva una rinfrescatina e una aggiustatina al motore.
Dalla scorsa estate abbiamo messo mano ad un progetto di rifacimento dei siti e della nostra presenza online in modo da garantire una assiduità nei rapporti che non si esaurisca con l’acquisto della rivista.
Stiamo per lanciare il Forum di FDS e abbiamo quindi preso la palla al balzo per rivedere anche quello di CHF.
Le modifiche principali sono state: nuovo server e motore di base, nuova grafica, nuove funzionalità, sito più facilmente gestibile dal telefonino e molto altro ancora.
Eppure le uniche cose che hanno destato scalpore sembra siano state: la chiusura del forum ai non iscritti e la pubblicità.
Sulla seconda neanche mi soffermo visto che il sito è e rimarrà gratuito, ma sulla prima vorrei spendere due parole. È mia intenzione quella di far diventare il Forum sempre di più la seconda casa dei nostri lettori, che potranno e dovranno sentirsi a casa loro.
Vorrei veramente che si creasse un senso di appartenenza e di comunità tra i lettori e gli iscritti al Forum, in modo che ci si possa aiutare a crescere. Ma per fare questo è necessario che chi entra nel Forum provi anche a collaborare, a condividere esperienze ed errori, perché è da questi ultimi che si cresce.
Quindi ho deciso che il Forum non sarà più visibile se non agli iscritti.
Non chiediamo soldi, non chiediamo nulla se non l’iscrizione con la promessa che questa sia solo l’inizio di una partecipazione più attiva alla vita della rivista.
Qualcuno l’ha letta come una limitazione della sua libertà e se ne è andato, non prima di informarci che erano anni che non leggeva più la rivista CHF, che erano anni che copiava i suggerimenti che sul forum venivano proposti per poi realizzare il tutto per conto proprio. Anzi, ci ha tenuto a dire che ultimamente anche il forum non era più come quello di una volta…
Bene.
Io di queste persone non so che farmene!
Io voglio avere magari meno iscritti ma tutti motivati, tutti desiderosi di crescere, di fare domande e di dare risposte, per quello che ognuno di noi può.
Voglio che si crei quel senso di appartenenza e di vicinanza che in America chiamano Community, che sta a significare che tutte le persone di quel gruppo si sentono in dovere di aiutarsi l’un l’altra.
Aiutarsi per crescere, per diventare migliori, per condividere una passione e magari per far nascere delle amicizie…perché no!
Io ci credo.
Scrivetemi cosa ne pensate, senza remore, a abassanelli@costruirehifi.net.
Buona musica e avanti tutta!
Da tantissimi anni non la compero, se non un numero all’anno qando pareva interessante dalla copertina e poi si è rivelata sempre una delusione,.Sino a cessare del tutto. Articoli ed autori ridicoli, sostanza zero. Ogni anno sempre peggio. Proverò questa nuova riedizione.
Salve Giuseppe
Non posso che dispiacermi per ciò che è successo in passato tanto da portarla a cessare del tutto l’acquisto della rivista.
Magari se potesse aiutarmi a capire meglio che cosa sia successo e come potervi porre rimedio, visto che lei rimane comunque un nostro affezionato lettore del sito e del forum, gliene sarei molto grato.
Io, come avrete capito, sono intenzionato a mettercela tutta non solo per non far chiudere COSTRUIRE HIFI ma anzi per rilanciarla al massimo. E, devo dire, che i primi dati di venduto e di accesso al sito e al forum, mi stanno descrivendo una situazione in NETTA CONTROTENDENZA. GRAZIE!
Spero, quindi, che il suo prossimo acquisto la soddisfi a tal punto da poterla non solo annoverare tra i nostri abituali lettori ma, magari, anche tra i contributori della nostra testata.
Grazie della fiducia.
Buona Musica e avanti tutta!
Andrea Bassanelli
Sig. Bassanelli, le auguro che possa davvero rilanciare la rivista che, anni fa, era bella ed interessante.
Alcuni articoli erano più tecnici ed altri più per l’appassionato di autocostruzione, ma comunque reggeva dignitosamente il confronto con le riviste straniere che seguivo (L’Audiophile, Speaker Builde, Glass Audio). Poi sono cambiati varii collaboratori, il direttore, e progressivamente sono calati contenuti ed interesse. L’ultimo numero che acquistai ero in aeroporto ed era per passare il tempo: poche pagine in cui si parlava di un magnifico set di casse attive costruite riciclando scatoloni forse dell’ikea e impeganti degli magnifici LMqualcosa come ampli.
Articolo indegno del passato della rivista. forse manco della vecchia CQ Elettronica. Il resto era noia. Finito nella sapazzatura, diversamente dai numeri più vecchi tuttora conservati. Capisco che la crisi economica ha la sua influenza, ed in mondo audio è cambiato, meno negozi specializzati e più utenti di mp3.
Spero che i segnali che ha ricevuto la incoraggino a proseguire nel solco della tradizione: “torniamo all’antico e sarà un progresso” (G.Verdi).
Cordiali saluti.
Io avevo acquistato i primi 10 o 12 numeri della rivista ( forse addirittura 20 ) poi ho lasciato perdere perchè non ho lo spazio per gestirmi un piccolo laboratorio . Nel 2013 ero a Bari a fare un corso di 3 mesi ed ho visto un collega con una rivista ( Audiorewiev) e sono andato in edicola ed ho comperato quella rivista + CHF , era rinata in me una passione sopita , in particolar modo mi piacevano gli articoli di Bellino , ma ….. dopo un po di tempo tanta e tanta teoria, progetti pochi e sempre relativi ad elettroniche per quanto riguardava i diffusori sempre meno , sino a quando è uscito un numero senza nessun articolo poi ancora un altro e da allora vi ho abbandonato …… difficilmente tornerò ad acquistarla , anche se ogni volta che vado in edicola cerco quelle due riviste guardo il sommario nella speranza di trovare quegli articoli che possano essere di mio interesse e solo in quel caso le acquisto …… ma ….. sini ad oggi tabula rasa….. .
Attualmente a me interessano progetti relativi a diffusori ( o piccoli tower o bookshelf ) per quanto riguarda le elettroniche ampli e dac , spero che in futuro appaiano articoli di mio gusto , in bocca al lupo per il nuovo percorso.