Alessandro Carabelli, Indaco

Atmosfere distensive, ingemmate da un sound avvolgente, riscaldante, il tutto incardinato su una godibile cantabilità dei temi. “Indaco” è il nuovo capitolo discografico firmato “Alessandro Carabelli Music Ensemble”, nutrita formazione costituita da Flavio Boltro (tromba), Tino Tracanna (sassofoni), Alessandro Carabelli (pianoforte), Luciano Zadro (chitarra), Marco Conti (contrabbasso) e Maxx Furian (batteria). I quattordici brani che compongono la tracklist sono frutto dell’ingegno del leader, ad esclusione di “Index” (Marco Conti) e “Frames”, scritta a quattro mani insieme a Conti. Proprio il riff di “Frames” è particolarmente accattivante. L’eloquio di Zadro è fascinoso, impreziosito da un inebriante senso del blues e da alcuni vivaci spunti cromatici. Tracanna dà vita a un solismo brillantemente calibrato, essenziale, mai sopra le righe. Il vellutato andamento beguine di “And Then” conquista all’istante. Qui il pianismo di Carabelli è ispirato, leggiadro, arricchito da un tocco fatato. “Northern Winds” è un brano dal mood ammiccante. L’incedere di Tracanna è sinuoso e sopraffino. Zadro costruisce un sermone seducente, colmo di blue notes. “Indaco” è un disco in solco modern jazz, permeato di colorazioni tendenti al contemporary jazz. La naturalezza delle composizioni è ornata da una placidità espressiva considerevole, che rende questo disco assai gradevole e fluido dalla prima all’ultima traccia.

(Nagel Heyer Records)

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