PIOVE (E FA FREDDO)… GOVERNO LADRO!
Non mi piace che si parli di politica sulle pagine delle mie riviste.
Bebo Moroni, quando lavorava per me, se lo ricorderà bene visto che glielo dicevo ogni due per tre!
Non che non sia giusto parlare di ciò che ci riguarda e che, inevitabilmente, influisce sulle nostre vite, ma ritengo che ci siano altri luoghi e altri spazi per parlarne.
Questa volta però non posso e non voglio soprassedere e, sono sicuro che mi perdonerete.
Le foto che vedete le ho scattate ad Amatrice qualche giorno fa.
La notte del 24 agosto del 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 colpì la mia terra.
Io sono relativamente vicino alla zona di Accumuli/Amatrice (una cinquantina di km in linea d’aria, pochi se paragonati agli 8 km di profondità del sisma) e mi ricordo benissimo la paura fortissima che provai quella notte… e le notti successive, perché la terra non ha smesso di tremare fino ai primi mesi di quest’anno.
Distruzione, feriti, morti…come sempre dopo queste tragedie. La paura, la disperazione, il disagio, aumentato dal fatto che, da quelle parti in inverno FA FREDDO, MOLTO FREDDO.
Qualche giorno fa ci siamo recati ad Amatrice per dare un contributo, piccolo, di solidarietà e quello che abbiamo visto ci ha SCIOCCATO.
PRATICAMENTE È RIMASTO TUTTO COME QUELLA MALEDETTA NOTTE!
Le case distrutte, piegate su se stesse, come se qualcuno le avesse prese e spostate.
Le macerie ancora li, scampoli di vita privata esposti senza nessun riguardo… violenza nella violenza.
Qualche casetta prefabbricata, molte, troppe roulotte e diversi militari a presidiare una zona di guerra senza che però alcuno l’abbia mai dichiarata.
E in mezzo a tutto ciò si sente il VUOTO, l’ASSENZA della VITA, la MANCANZA DI QUELLO STATO CHE PRETENDE E CHIEDE MA POI NON CONCEDE QUANDO SERVE.
Qualche giorno fa i Sindaci di quella zona hanno portato delle macerie simboliche a Roma, davanti ai “palazzi” di quel “potere” che ormai assomiglia sempre più a quell’ancien régime che non si accorse fino alla fine di quello che stava accadendo in Francia nel 1789.
Cosa possiamo fare noi?
Di sicuro votare diversamente e, magari, meglio la prossima volta che ce ne daranno la possibilità ma, nel frattempo, NON DIMENTICARCI DI LORO!
Scrivetemi, come sempre, quello che ne pensate a:
Buona musica e avanti tutta!
Piove (e fa freddo)… governo ladro!
di Andrea Bassanelli
Lettere al Direttore
ATHANOR ACUSTICO
Decodificare la codifica
Parte 1: Codifiche Audio Lossy
di Augusto Sarti
COVER STORY
il Geloso grintoso
Come ti trasformo un Geloso anni ‘70 in un grintoso Marshall.
Storia di due pazzi più un complice ovvero “ma chi l’avrebbe mai detto…”
di Aldo Franco (il braccio) e Max LoBo Dall’Olio (la mente)
TEORIA
ElectroStatic Loudspeaker (parte VII)
di Marco Petrolesi
Le prove di ascolto
di Marco Bonioli
PRATICA
Progetto TORRI – Coherence One (parte II)
di Emanuele Lo Castro
Come dimensionare correttamente un alimentatore, ovvero perché da un trasformatore da 10 vac non riusciremo mai a ottenere 14 vdc
di PierLuigi Marzullo
CLUB DEI LETTORI