Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino l’8 febbraio Fabio Luisi e Lisa de la Salle

Il concerto si apre con il brano di Péter Eötvös Alle vittime senza nome, composto in memoria delle migliaia di profughi morti nel Mediterraneo. Il concerto per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, dedicato a Anna Luisa Barbara von Keglevich, detta “Babette”, risente dell’influenza di Haydn e Mozart, due modelli per il compositore tedesco.

L’idea di comporre un poema su Don Giovanni, l’eroe-seduttore, nacque dalla lettura di un poema di Nikolaus Lenau, di cui Richard Strauss riportò alcune citazioni nella partitura originale per sottolineare l’ansia di piacere, il desiderio di ogni donna e la “calma dopo la tempesta”, introdotta dal tema dei corni, che prelude alla morte. I tiri burloni di Till Eulenspiegel, composto tra il 1894 e il 1895, è il poema sinfonico più estroso e allegro di Richard Strauss. La musica, attraverso il tema dei corni in 6/8 prima e quello del clarinetto dopo, racconta gli scherzi di Till Eulenspiegel, un personaggio della tradizione popolare tedesca che incarna uno spirito bizzarro e buffonesco che rovescia le bancarelle del mercato, corteggia le ragazze, sbeffeggia i chierici, imbroglia i dotti fino a che tutti, stanchi di lui, lo condannano a morte.

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