Domenica 4 febbraio, alle ore 16.30, Alpesh Chauhan torna a dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino per il nono concerto del ciclo integrale delle sinfonie di Dmitrij Šostakovič della Stagione 2017/18. In programma due prime esecuzioni assolute della Suite pour instruments d’archet et flûte, P 57 e della Melodie et Valse caréssante per flauto ed archi, P 42 di Ottorino Respighi e, a concludere, l’Undicesima Sinfonia di Dmitrij Šostakovič.
Il programma si apre con due prime esecuzioni assolute di brani di Ottorino Respighi con Roberto Fabbriciani come flauto solista: la Suite pour instruments d’archet et flûte P 57 e la Melodie et Valse caréssante per flauto ed archi P 42. Si tratta di brani da salotto che hanno avuto plurime versioni, soprattutto per violino e pianoforte, o per pianoforte solo, in forme schematiche con ritornelli che denunciano spesso la destinazione ballabile, reale o immaginata che fosse. Questa versione con il flauto viene datata, nei manoscritti, al 1905. Molti di questi brani, tuttavia, appaiono datati al 1901 nelle altre versioni a stampa. È quindi anche possibile che appartengano agli anni di Conservatorio di Respighi, come esercitazione su “pezzi caratteristici” di moda nei salotti dell’epoca.
Il programma prosegue con la Sinfonia n. 11 di Dmitrij Šostakovič dedicata alla prima rivoluzione russa ed eseguita per la prima volta per i festeggiamenti del suo quarantesimo anniversario (30 ottobre 1957) a Mosca nella Sala Grande del Conservatorio. La Sinfonia n. 11 è molto diversa dalla precedente, la decima, per la sua sostanza descrittiva e celebrativa; inoltre i quattro movimenti hanno sottotitoli programmatici: “La piazza del palazzo”, “Il 9 gennaio”, “L’eterno ricordo”, “L’allarme”. Oltre a ciò, la composizione presenta molte citazioni da canti rivoluzionari che comunque, secondo Šostakovič, non sono tali, ma parte integrante della composizione. L’impressione che si ha a un primo ascolto è di un avvincente documentario televisivo, programmato subito dopo un thriller mozzafiato, molto evocativo.
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