Sabato 24 febbraio alle 17.30 presso l’Auditorium G. Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano, corso di Porta Vittoria 43, si terrà il tredicesimo appuntamento della XXIV edizione dell’Atelier Musicale, organizzato dall’Associazione Culturale Secondo Maggio con la direzione artistica di Maurizio Franco e Giuseppe Garbarino.
FILIPPO VIGNATO QUARTET presenterà HARVESTING MINDS (Cam jazz):
Filippo Vignato trombone, Giovanni Guidi pianoforte, Mattia Magatelli contrabbasso, Attila Gyàrfàs batteria.
Programma:
F. Vignato Couples
Harvesting minds
Days are too short
Home
O.Coleman Researching has no limits
G.Guidi Neverland last days
F.Vignato Just before leaving
There is no fault in hope
conduce Maurizio Franco
Per informazioni: 348-3591215 02-5455428 secondomaggio@alice.it; eury@iol.it;
www.secondmaggio.it
Artista contemporaneo, che guarda a 360° il mondo musicale che lo circonda e l’intera storia del jazz, Filippo Vignato presenta all’Atelier il suo secondo album, dopo quel Plastic Breath che lo portò a vincere il Top Jazz della rivista Musica Jazz quale miglior nuovo talento italiano del 2016. Musicista contemporaneo nel senso più profondo del termine, strumentista già autorevole, Vignato ha sviluppato un suono di trombone di grande ricchezza timbrica, dalla meravigliosa rotondità e purezza. Nato nel 1987, con studi in Italia e all’estero (è diplomato al Conservatoire National de Danse et Musique di Parigi), possiede una solida formazione accademica unita a un feeling jazzistico pronunciato e rivolto soprattutto all’improvvisazione, anche la più aperta e libera, in una linea espressiva nella quale si evitano diaframmi e chiusure tra le musiche. Il quartetto dell’Atelier è formato da musicisti che condividono pienamente questa filosofia, a cominciare dal pianista Giovanni Guidi, una personalità di autentico livello internazionale, formatosi al fianco di Enrico Rava e poi diventato a sua volta un musicista di riferimento della nuova scena del jazz italiano. Mattia Magatelli è un altro dei nostri musicisti che ha sviluppato la sua carriera soprattutto al estero, in Francia in particolare, mentre il batterista ungherese Attila Gyàrfàs, già al fianco di Vignato in altri progetti, contraddistingue in senso transnazionale il gruppo, secondo una tendenza che si sta sviluppando con esiti fecondi in tutta Europa.