MY WAY
[Verse 1]
And now, the end is near
And so I face the final curtain
My friend, I’ll say it clear
I’ll state my case, of which I’m certain
I’ve lived a life that’s full
I traveled each and every highway
And more, much more than this
I did it my way
[Verse 2]
Regrets, I’ve had a few
But then again, too few to mention
I did what I had to do
And saw it through without exemption
I planned each charted course
Each careful step along the byway
And more, much more than this
I did it my way
Yes, there were times, I’m sure you knew
When I bit off more than I could chew
But through it all, when there was doubt
I ate it up and spit it out
I faced it all, and I stood tall
And did it my way
[Verse 4]
I’ve loved, I’ve laughed and cried
I’ve had my fill, my share of losing
And now, as tears subside
I find it all so amusing
To think I did all that
And may I say, not in a shy way
Oh, no, oh, no, not me
I did it my way
[Verse 5]
For what is a man, what has he got?
If not himself, then he has naught
To say the things he truly feels
And not the words of one who kneels
The record shows I took the blows
And did it my way
[Outro]
Yes, it was my way
Album: My Way
Artista: Frank Sinatra
Anno: 1969
Che cosa distingue un camminatore da un pellegrino?
Entrambi percorrono un percorso che va da un punto A ad un punto B, fatto di tappe, di soste, di momenti di incontro e di suggestioni.
Entrambi si mettono in gioco e dedicano giorni della propria esistenza al CAMMINO, al pensiero di cosa quel CAMMINO potrà produrre dentro ognuno di loro. E già qui cominciano a intravvedersi le prime differenze: il camminatore o il turista vuole raggiungere il punto B, la meta. Alcuni vorranno raggiungerlo nel più breve tempo possible (i competitivi), altri vorranno solo arrivare per il gusto di dire: anche io l’ho fatto.
Il pellegrino o comunque l’Uomo Evoluto, potremmo quasi dire l’Iniziato, cercherà di godersi il viaggio dimenticandosi la meta.
Cercherà di sfruttare ogni occasione che gli viene data per muoversi non già da un punto A ad un punto di B di una “carta geografica” ma di “elevarsi” da un punto A ad un punto B. E per fare questo dovrà necessariamente cercare di accumulare esperienza, accrescere qual bagaglio di Vita e di Conoscenza che noi semplicisticamente chiamiamo VITA.
E’ meglio l’uno o e meglio l’altro di approccio? Nessuno dei due o entrambi, dipende dalla persona che decide il tipo di approccio.
Citando Lorenzo Zen, se ad una persona piace andare in moto, lui avrà piacere nell’andare in moto non già nel “viaggiare”. Andrà velocemente e con sommo divertimento dal punto A al punto B, per poi ritornare ancor più velocemente e con ancora maggior divertimento.
Avrà visto qualcosa? Forse no.
Avrà incontrato qualcuno? Forse no.
Ma non era quello il suo scopo… lui si è divertito in quel modo.
Io amo viaggiare. La meta non è importante. Amo il viaggio, fine a se stesso.
Viaggio interiore ed esteriore, dell’anima e del corpo.
E voglio usare queste mie pagine di settembre per raccontarvi del mio “viaggio” di questa estate.
Un viaggio che mi ha portato a conoscere meglio persone che già conoscevo (e che oggi posso chiamare con ancora maggior profitto “fratello” o “amica”) e a conoscere persone nuove e delle quali a breve vi racconterò… ma soprattutto vorrei dirvi che mi ha portato a conoscere forse meglio me stesso. Il mio viaggio tra le Stelle è cominciato quest’anno e finirà… non lo so quando. Spero più tardi possibile.
Cominciamo a presentarvi alcuni di questi nuovi e vecchi amici che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare questa estate.
Cominciando da un padre e un figlio, che hanno in comune diverse cose ma quattro mi sono piaciute molto: la montagna, il rispetto per la nostra Terra, la musica riprodotta e questa rivista, Fedeltà del Suono.
Sto parlando di Luigi “Gigi” Ferro e di suo figlio Angelo. Due persone squisite che gestiscono il Rifugio Campogrosso (rifugiocampogrosso.wordpress.com/) e che, al momento della prenotazione, ho scoperto essere miei abbonati… incredibile ma vero, mi sono sentito quasi importante!
Il rifugio è veramente bello, si mangia bene e si dorme anche meglio! È situato nel cuore delle Piccole Dolomiti e vale la pena di farci un viaggio. Credetemi!
Spero poi che Angelo non demorda e continui la sua idea di organizzare lì concerti e altre occasioni di incontro legati alla musica… Il CAMMINO di Angelo lo ha portato dal Veneto alla Svizzera e ritorno, per sposare il sogno del padre Gigi ma con una vena moderna e intelligentemente ecologista. Oserei dire VERAMENTE ecologista. VAI ANGELO! Noi saremo al tuo fianco e al fianco di tuo padre Gigi.
Un incontro con una vecchia conoscenza è stato invece quello con Renato Filippini di Omega Audio Concepts. Renato ha ampliato la sua attività e lo sta facendo insieme ad un nuovo “socio” e “amico”, Gianpiero Peron, persona squisita come lo è la sua compagna Stefania. Insieme a loro e in compagnia di Silvia, la moglie di Renato, abbiamo passato dei bei momenti ma soprattutto abbiamo compreso ancora meglio quella che è la filosofia alla base del progetto, direi quasi “tecnico filosofico”, che sta dietro al marchio Omega Audio Concepts. Per definirlo credo che bastino due parole: NO LIMITS! Per Renato tutto deve essere perfetto o al limite della perfezione. Tutto è studiato e pensato con uno scopo, nulla è lasciato al caso. Ogni smussatura, ogni fresatura, ogni angolo delle creazioni di Renato risponde a precise regole matematiche, tese ad eliminare ogni possibile ostacolo alla diffusione “precisa” del suono in ambiente. Tutto è proteso verso l’ascoltatore, fine ultimo del processo di ricostruzione dell’evento sonoro che caratterizza lo studio, quasi maniacale, che Renato Filippini fa da anni. Il suo CAMMINO è rivolto verso la ricerca dell’assoluto, della perfezione nella riproduzione della musica, e non a caso, ogni volta che abbiamo avuto il piacere di ascoltare un impianto Omega Audio Concepts siamo sempre rimasti colpiti dal loro suono, dal calore e dalla precisione che emanavano i loro prodotti. Questa estate abbiamo avuto il piacere e il privilegio di ascoltare per primi la loro nuova creazione, il nuovo sistema di diffusori “EASY ONE” (il cui nome è in parte anche farina del nostro sacco!) che avremo il piacere di presentare al pubblico nazionale nell’anteprima che si svolgerà a Colle Umberto (TV) il 24 e 25 ottobre 2020. Io ci sarò, noi ci saremo e vi aspettiamo tutti…
Un fratello già lo era per me, ma dopo questa estate Lorenzo Zen lo è ancora di più. Con lui, e con Elena, abbiamo passato momenti splendidi, cene strepitose e dopo cena memorabili! Come quello trascorso alla “Trattoria Giulietta” in compagnia di Marco, l’Oste, e sono certo che Marco se lo chiamo Oste ne andrà fiero!
Sono altresì certo che tra 17 anni, quando sarò qui a lavorare alla chiusura del numero 500, mi ricorderò ancora di quella serata al Monte Magrè, quando ci siamo divertiti a sciabolare bottiglie e a bere e sorridere in amicizia e leggerezza… Grazie Lorenzo, grazie Elena, grazie Marco e grazie soprattutto a Cinzia!
Lorenzo è quel tipo di Uomo che fa della ricerca la sua fonte di Vita e di curiosità, due doti indispensabili per un vero pellegrino. Ma Lorenzo è anche quel tipo di Uomo che vorresti assolutamente incontrare nel TUO CAMMINO, perché è capace di condividere con te le sue briciole di saggezza, pane per l’Anima affamata di ognuno che sceglie di intraprendere il CAMMINO, qualsiasi sia la motivazione che sottende a questa scelta.
E allora capisci che, quando incontri Uomini di tal fatta, non puoi che rallegrartene e ringraziare chi credi meglio per l’opportunità avuta di percorrere un pezzo di strada insieme… lunga o breve non importa, l’importante è percorrerla spalla a spalla.
Tramite Lorenzo ho avuto il piacere di conoscere prima Gianmaria e poi Mara, quella stessa Mara Morbin che da mesi ormai collabora con noi, e che ha apportato una pennellata di ROSA ad una rivista che era diventata GRIGIA, non per mia scelta ma per esigenze architettoniche/estetiche precedenti… Nel corso del 2021 FDS cambierà e non poco, spero grazie anche al vostro aiuto, al vostro supporto e ai vostri consigli.
Nel frattempo il CAMMINO di Mara ha incrociato il mio, per poi far incrociare il mio con quello di Gianmaria… i casi della Vita (così si dice ma solo per chi non sa che, invece, NULLA ACCADE PER CASO!). E, guarda caso, Gianmaria stava da tempo studiando per migliorare il suono del proprio impianto hi-fi partendo dal mobile che lo contiene e sorregge, studiando quali materiali scegliere, come accordarli, come rendere armonico ciò che alle volte armonico non è… ma ecco allora che una volta lasciata cadere la pallina lungo l’asse inclinato della Vita, quella non potrà fare altro che muoversi, scendere, produrre energia e con essa nuova energia e nuovo movimento… d’altronde che cosa è la Vita se non capacità di produrre energia, spostare energia e tramite questa energia rendere possibili cose che altrimenti semplicemente non sarebbero esistite. Come poter altrimenti definire se non come energia il processo di creazione di nuove idee?!? Come nella creazione di un essere umano (nato dall’energia di due cellule), così anche le idee vengono fecondate e prendono Vita.
In questo processo di creazione e di opportunità dispiegate, Lorenzo è stato ancora una volta parte attiva nel rendere possibile l’incontro con altre due splendide persone, appassionate del loro lavoro ma anche grandi sognatori: Gian Antonio “Tono” De Mori e Gian Domenico Gonnella, il DE e il GO della DeBaGo, nuova idea imprenditoriale nata dalla “sana follia” di due veneti appassionati di musica e di canto. Qualcosa ne avete già letto su queste pagine ma qualcosa ne leggerete ancora sempre qui nei prossimi mesi… per ora vi basti sapere che hanno diversi progetti e diversi brevetti tra le mani ma che la loro passione si muove lungo i binari segnati dal pentagramma, con il loro progetto no profit AMICI DEL SOUND, un’associazione che ha come obiettivo quello della “musica dal vivo di qualità”. Ancora una volta la “musica” come filo conduttore di questo mio CAMMINO che mi ha portato a girare tra valli e montagne del Veneto e del Trentino…
… fino ad arrivare poi a Padova dove, girovagando, ci siamo imbattuti in un negozio di vinili e CD da collezione. Il locale si chiama “Music Addict” (www.musicaddict.it) si trova a Padova ed è la riprova che, anche in momenti difficili come questo, anche in un mercato ai minimi termini come quello nel quale mi trovo ad operare, la forza di volontà, la determinazione e il “sogno” fanno la differenza! Il cammino di Max, il titolare del negozio, è un altro di quei CAMMINI particolari che lo ha portato da Roma a Padova ad aprire un negozio di vinili… che vale la pena di visitare. Credetemi e non ve ne pentirete! Chi mai potrebbe aprire un negozio di dischi oggi con la concorrenza che realtà come Amazon fanno a tutti noi, sfruttando i cavilli di una Europa SORDA e INSENSIBILE rispetto alle esigenze dei piccoli imprenditori che non possono permettersi di aprire una sede in Lussemburgo con base operativa in Olanda?!? Beh solo un FOLLE SOGNATORE come Max, o come tutti quelli che ho conosciuto e citato finora… dei Don Quijote de la Mancha pronti a lottare contro i mulini a vento se l’onore lo richiede. Pronti a cimentarsi nelle prove più impossibili per inseguire un sogno che profuma del vento della Spagna o del sapore dell’Oceano Atlantico…
… proprio come gli ultimi due guerrieri pellegrini di questo racconto che è quasi diventato epico, Aldo e Chiara, il braccio e la mente creativa dietro ad un marchio di surf e longboard (A.C. Longboards, www.ac-longboards.com) che hanno fatto della loro passione la loro Vita! Difficile pensare di trovare un negozio di tavole da surf in pieno centro a Vicenza! Difficile pensare che non solo realizza tavole da surf ma che le vende anche negli USA! Se poi a questo ci aggiungi le tavole da skate, del tipo longboard, fatte a mano da Aldo e personalizzate a mano da Chiara… beh allora il cerchio si chiude, il CAMMINO è assolutamente intrapreso e le tappe finora vissute sono tutte tappe belle, ricche e vive. Come si conviene a un vero CAMMINO di crescita interiore.
La via Lattea è sopra di noi.
Il percorso è indicato.
Sta a noi decidere di intraprenderlo, abbandonando la nostra comfort zone per andare incontro alla Vita oppure immaginare di vivere la Vita che avremmo voluto ma che non abbiamo avuto il coraggio di Vivere fino in fondo.
Alziamo gli occhi al cielo e forse anche noi potremmo sentire, capire e poi esclamare che è “l’amor che move il sole e l’altre stelle”.
Scrivetemi pure, come sempre, senza remore a:
abassanelli@fedeltadelsuono.net
Buona musica e avanti tutta!
Il Cammino della Via Lattea
di Andrea Bassanelli
IN COPERTINA
Bob Dylan
La Grande Bellezza
di Mauro Bragagna
IL CAPPELLO A CILINDRO
Lettere al Direttore
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Musica Liquida
Occhio non vede, cuore non duole
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ADVENTURES IN HI-FI
di Umberto Nicolao
IL REGNO DEGLI ASCOLTI
Giradischi a trazione diretta
Audio-Technica AT-LP140XP
Quando il giradischi si chiede: ma che ci faccio qui?!
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Preamplificatore con ampli cuffia + ampli finale
Audio-gd NFB1 Amp + Precision 3
Neutralità svizzera ma non solo
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Monovia o quasi…
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