COSTRUIRE HIFI #297 – APRILE 2024 – QUANTITÀ O QUALITÀ?
Quantità o qualità?
I paurosi tirano per i piedi chi è intento a volare, per riportarlo a terra.
Nella meschinità si sentono meglio se tutti strisciano,
li umilia che qualcuno possa contemplare da un piano a loro inaccessibile.
CARLOS CASTAÑEDA
Il tempo passa inesorabile… tic… tac… nonostante i nostri sforzi non avremo tempo per fare tutte le cose che vorremmo fare, né completare i compiti che ci hanno e ci siamo assegnati… tic… tac… Cosa ancor più grave, non avremo la GIUSTA QUALITÀ DI TEMPO da dedicare alle persone a NOI CARE, al mondo che ci circonda, a noi stessi. Siamo tutti immersi in una realtà che è straniante, dove tutti corriamo sempre più veloci, senza sapere dove stiamo andando e probabilmente senza nemmeno sapere per cosa stiamo correndo. Viviamo con persone che non hanno il senso della realtà, che si accavallano le une sulle altre, muovendosi non già per emergere o per migliorarsi, ma solo per la vanagloria di ambire a chissà quale riconoscimento materiale o a chissà quale fine, totalmente prive di rispetto per il prossimo… La gran parte delle persone che incontriamo ogni giorno si limita a sopravvivere, pensando di agire per distinguersi dalla mediocrità nella quale vivono, ma in realtà non fanno altro che uniformarsi sempre di più alla mediocrità generale.
“È un’uniformità resa possibile spogliando tutti gli esseri delle qualità loro proprie per ridurli a semplici unità numeriche. Ciò ha significato, specie nell’ambito umano, una riduzione di tutti gli esseri a semplici macchine, in quanto la macchina, prodotto tipico del mondo moderno, è appunto ciò che rappresenta, al più alto grado finora raggiunto, il predominio della quantità sulla qualità”.
Quanto sono attuali queste parole? Quanto rappresentano lo status quo che viviamo e nel quale ci troviamo ad agire, forse, nostro malgrado? Ebbene, queste parole sono state scritte 79 anni fa, nel 1945, da un pensatore e scrittore franco-egiziano, René Guénon, in uno dei suoi libri forse più conosciuti: “Il regno della quantità e i segni dei tempi”. Vi invito a leggerlo: per me, anni fa, fu una vera e propria rivelazione.
Perché vi parlo oggi di questo libro? Perché il mondo nel quale noi occidentali viviamo, sta scivolando sempre più velocemente verso quel mondo della QUANTITÀ a dispetto della QUALITÀ. Siamo sovraccarichi di notizie a tal punto da non riuscire più a saperle correttamente interpretare. Continuiamo a rincorrere, come tanti piccoli gattini, una luce che qualcuno punta in terra e poi sposta a mano a mano che ci avviciniamo… mentre noi cerchiamo di catturare inutilmente quello che altro non è che una rappresentazione della realtà, non già la realtà stessa.
Volete una dimostrazione di ciò che sto scrivendo? Beh, quale miglior modo che non parlare della “gretina” FOLLIA GREEN che sta pervadendo il mondo occidentale? È di qualche giorno fa la direttiva europea “CASE GREEN” che obbligherà i proprietari a rendere le loro case meno inquinanti. BENE! BRAVI! BIS! Peccato che in Svizzera, Germania, Austria, Francia, Gran Bretagna la percentuale di CASE DI PROPRIETÀ sia abbondantemente SOTTO la media europea, mentre in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia la stessa percentuale sia abbondantemente SOPRA! E quanto costerà ad OGNI SINGOLO PROPRIETARIO DI CASA adeguare la propria abitazione ai nuovi standard? Per una casa di circa 100 mq, il costo da sostenere sarà tra i 40 e i 60 mila euro! MICA TANTO BENE… Eppure le principali fonti di inquinamento dell’ambiente sono le attività industriali, le fabbriche e gli impianti per la produzione di energia non già gli impianti di riscaldamento e il traffico.
Sia chiaro, io non sono uno di quelli che sostiene che non ci sia un cambiamento climatico significativo. Credo che non sia solo colpa dell’uomo e di certo il cambiamento non potrà essere invertito se solo una piccola parte del mondo decide di diventare più GREEN. Noi occidentali siamo talmente ARROGANTI da pensare che il 15/16% della popolazione sviluppata possa azzerare le proprie emissioni da qui al 2050 mentre il restante 84/85% continuerà a fare più o meno ciò che fa adesso, e questo basterà?!?
Aveva ragione Guénon a lasciare l’occidente per continuare la sua opera di osservatore e studioso del mondo… se vuoi analizzare un fenomeno, te ne devi distaccare.
Scrivetemi cosa ne pensate, come sempre in piena libertà…
In conclusione, non posso che invitarvi nuovamente a SOSTENERCI sottoscrivendo l’abbonamento a COSTRUIRE HIFI (al costo di 85,00 €) oppure a rivolgervi, come avete sempre fatto, al VOSTRO EDICOLANTE DI FIDUCIA che continuerà a fornirvi la VOSTRA COPIA DELLA RIVISTA! Se non dovesse più averla, potete chiedere al VOSTRO EDICOLANTE di farsela rimandare oppure POTETE SCRIVERE A: abbonamenti@blupress.it chiedendo di acquistare la copia di questo numero, ma prima dell’uscita del numero successivo, allo STESSO PREZZO DI COPERTINA, SPESE DI INVIO COMPRESE.
Un abbraccio a tutti voi e INVIATEMI le VOSTRE LETTERE a: andrea.bassanelli@gmail.com.
Buona musica e avanti tutta!
Andrea Bassanelli
Quantità o qualità?
di Andrea Bassanelli
Lettere al Direttore
COVER STORY
K7, chi era costui? (1ª parte)
di Andrea Damiani
PRATICA
Un coassiale da 15 pollici
di Marco Bonioli
SPECIALE
L’angolo dell’Ing. #17
La scelta e selezione dei transistor finali
A cura di Pierluigi Marzullo
ARDUINO
Dal concetto all’implementazione.
Facile guida alla creazione di progetti elettronici innovativi (5ª parte)
di Fabio Barberini
Reportage
Degustazioni Musicali 2024
12° edizione, 20-21 Gennaio 2024, Lido di Camaiore (LU)
Il salottino buono dell’alta fedeltà
a cura di Marco Franchi e del Nuvistorclub
CLUB DEI LETTORI